Perchè desideriamo intensamente alcuni cibi?

Desideriamo il caffè, la pizza o le patatine, non possiamo vivere senza cappuccino e brioche? 

Abbiamo davvero scelto noi le nostre abitudini alimentari?

Gli scienziati sottolineano che i nostri microbi intestinali, noti come il nostro microbiota, hanno un ruolo importante in ciò che desideriamo.

Com’è possibile?

Se mangi sano, hai una forte energia e un ottimo umore, quindi sei già sulla giusta via per mantenere sano il tuo corpo, ma se desideri intensamente e non puoi fare a meno di cioccolato, formaggio, pizza ecc., c’è sicuramente qualcosa in disequilibrio nel tuo intestino e ti sarà molto utile questo articolo per scoprire di cosa si tratta.

Con il termine microbiota si fa riferimento a un complesso ecosistema di microrganismi, costituito principalmente da batteri, ma anche da virus e funghi, che vivono principalmente nel tratto gastrointestinale. Qui svolgono un ruolo importante in molte funzioni metaboliche, regolando diversi meccanismi biochimici e fisiologici garantendo salute e benessere.  La diversità delle specie batteriche e la ricchezza in microrganismi sono caratteristiche fondamentali per mantenere il microbiota sano.

In che modo i microbi influenzano le nostre voglie?

Ognuno di loro ha i propri appetiti: i lieviti desiderano lo zucchero, i Bacteroidetes amano i grassi, la Prevotella ama i carboidrati e i Bifidobatteri sono demoni delle fibre. Ognuno di loro ha il proprio metodo per chiedere il proprio pasto preferito, ad esempio aumentano il nostro desiderio per il cibo che amano modificando le nostre papille gustative, aumentando i recettori degli oppioidi e dei cannabinoidi e producendo neurotrasmettitori come la dopamina e la serotonina, rendendo la sfida intensa, perché la risposta al piacere si attiva ancor prima di introdurre lo specifico cibo, rendendo davvero difficile resistere.

Voglie e umore

Le voglie possono sembrare una cosa frivola di cui non preoccuparsi, ma le nostre preferenze alimentari sono strettamente legate al nostro stato mentale.  Un’alterazione nella composizione del microbiota intestinale (chiamata disbiosi intestinale) può attivare diversi  segnali alle cellule intestinali, portando alla sovra-produzione di sostanze infiammatorie che, oltre a causare lesioni intestinali, raggiungono il cervello attraverso la circolazione sanguigna, contribuendo allo sviluppo di disfunzioni cerebrali. 

Inoltre la disbiosi intestinale interferisce con la produzione di molti elementi importanti come acidi grassi a catena corta (che sono metaboliti batterici che svolgono un ruolo importante nel circuito comunicativo tra il cervello e l’intestino), neurotrasmettitori e ormoni intestinali, tutti fondamentali per la funzione cerebrale.

In molti studi è stato evidenziato che l’assenza di microrganismi nell’intestino influenza le funzioni cerebrali, che il trattamento con specifici microrganismi può modificare il comportamento, che gli antibiotici influenzano il sistema nervoso enterico (che è una rete nervosa che regola le funzioni motorie e secretorie del tratto gastrointestinale) e il cervello. 

Non solo, ma negli ultimi anni si è dimostrato che la composizione del microbiota intestinale può contribuire allo sviluppo di disturbi neurodegenerativi come il morbo di Alzheimer, disturbi dello spettro autistico, lesioni cerebrali, sclerosi multipla, morbo di Parkinson e ictus.  La caratteristica comune di queste malattie neurodegenerative è l’infiammazione cronica delle cellule neuronali che può portare alla loro morte. È stato visto che il microbiota può mandare segnali che possono influenzare la qualità del sonno, ma anche l’inverso, che disturbi del sonno influenzano la biodiversità del microbiota portando a squilibri intestinali, molto è stato scoperto, ma molto altro è in attesa di essere ancora confermato dalle ricerche scientifiche.

Resta certo che un microbiota ben nutrito ed equilibrato rappresenta una sana difesa contro i microrganismi cattivi, germi, virus ecc…, può ridurre l’ansia, migliorare l’umore può portare anche ad una migliore qualità del sonno a migliori prestazioni cognitive e comportamentali. Un intestino sbilanciato invece può farci evitare cibi sani e cercare il cibo spazzatura adorato da alcuni dei nostri batteri più egoisti, portandoci a sempre maggiore squilibrio.

Spesso abbiamo l’errata percezione di fare liberamente le nostre scelte alimentari, ma ora che sappiamo che non siamo poi così liberi, dobbiamo imparare a gestire i nostri microbi prima che ci facciano ammalare. È importante, non solo per il nostro corpo, ma anche per il nostro umore.

Cosa fare?

Il nostro microbiota intestinale si trasforma ogni mezz’ora circa, perché i batteri hanno un ciclo di vita breve. Quello che mangiamo cambia la composizione del nostro microbiota, alcune specie prosperano e altre appassiscono, a seconda di ciò che introduciamo. Il digiuno intermittente o ancor meglio dei digiuni più lunghi riportano rapidamente l’equilibrio negli intestini, ma è poi importantissimo approfittare di questo momento di riequilibrio per introdurre abitudini sane, alimentari e non, mantenendo più a lungo possibile i benefici.

Alcuni suggerimenti 

Aumenta la varietà nella tua dieta per aumentare la varietà nel tuo microbiota. La diversità impedisce a un microbo prepotente di dominare.

Mangia più fibre. Puoi cambiare il tuo microbiota durante la notte introducendo poche buone verdure ricche di fibre come broccoli e carciofi, anche se dovrai continuare a introdurre questi alimenti ogni giorno per stabilizzare un sano microbiota, ma man mano ti aiuteranno a desiderare cibi più sani.

Quando hai voglia di ciambella, scegli invece la frutta. Tendiamo a dimenticare quanto sia buona la frutta di fronte a prelibatezze da pasticceria. Potrebbe essere difficile inizialmente, ma una volta stabilito un microbiota più sano, diventa più facile.

Camminare per bilanciare i microbi, i ricercatori non sono sicuri del perché, ma funziona. Anche solo camminare per 15 minuti al giorno fa bene al tuo intestino.

Frequenta persone che hanno sane abitudini alimentari ciò ti aiuterà ad acquisirle a tua volta, le voglie sono contagiose. 

Tendiamo a identificarci con le nostre voglie, siamo amanti del cioccolato o mangiatori di pizza, ma sapendo quanto i nostri microbi influenzano le nostre voglie, dovrebbe rendere più facile superarle. Riprendiamo nelle nostre mani le redini della nostra salute, facendo scelte sagge e consapevoli, il cambiamento avviene dalla presa di responsabilità di ognuno di noi, sono sicura che noi tutti desideriamo essere una persona migliore.

Prendiamoci cura di noi stessi, per poterci prendere cura gli uni degli altri.

 

Link utili di ricerca sciantifica:

La fonte scioccante delle tue voglie