A ciascuno di noi è capitato almeno una volta nella vita di avere un problema infiammatorio acuto in qualche parte del nostro corpo, l’infiammazione ha sempre uno scopo ben preciso, ad esempio ripara le ferite; se ci sloghiamo una caviglia, questa si gonfia e si crea una forte infiammazione, l’allert infiammatorio del corpo richiama nella zona tutto ciò che serve per riparare l’area e attivare il processo di guarigione.
Inoltre l’infiammazione ci difende dalle infezioni di batteri, virus, microbi, agisce contenendo questi ospiti indesiderati, ad esempio nelle allergie da polveri o polline, il sistema immunitario crea muco per inglobare le particelle dannose.
L’Infiammazione nostra alleata a volte però può diventare negativa quando da acuta si trasforma in cronica, perché diventa un terreno fertile per molte malattie.
Come l’infiammazione da alleata diventa cronica?
Oggi nel mondo, il farmaco più usato è l’antinfiammatorio, perché?
La risposta è complessa e richiede una premessa, cerchiamo di scoprire almeno alcune delle cause nascoste che creano infiammazione.
Osservando la società in generale e i ritmi a cui sono sottoposte le persone, la prima cosa che emerge è il grande stato di stress sociale, economico, sanitario ecc.
Ma lo stress è poi così negativo?
Lo stress non nasce come evento completamente negativo, spesso ci permette di crescere, di sviluppare nuove idee, di trovare soluzioni ai nostri problemi, quando il nostro corpo è immerso in uno stato di stress, risponde producendo cortisolo, un ormone prodotto a livello delle surrenali, che ha proprietà antinfiammatorie, di fatto per risolvere l’infiammazione il farmaco che viene più usato è il cortisone, che è semplicemente una formulazione sintetica del cortisolo.
Quando però nel corpo abbiamo alti livelli di cortisolo, si va a creare una condizione chiamata resistenza al cortisolo, cioè i recettori riducono la loro regolazione per proteggere il corpo da un eccesso di cortisolo, creando una resistenza, possiamo per semplificare, immaginare i recettori come tante piccole porte con delle specifiche serrature, il cortisolo ha la chiave di queste serrature, ma la resistenza che si crea, impedisce alle chiavi di aprire le porte, rendendo inutilizzabile il cortisolo.
Inoltre a causa dello stress cronico, la comunicazione tra recettori e surrenali diventa non efficace e quest’ultime continuano a produrre cortisolo, tutto questo crea nel corpo uno squilibrio, quindi avremo zone con eccesso di cortisolo e altre con carenza, entrambe danno gli stessi sintomi e portano a stati infiammatori cronici.
La resistenza al cortisolo è creata da:
- stati di stress cronico prolungato
- stati di solitudine
- momenti di lutto
- traumi vari
- insonnia
- stress mentale (specialmente se non si scarica con un po’ di attività fisica).
Quando il nostro corpo perde il controllo della funzione del cortisolo, perdiamo il controllo anche del sistema immunitario, diventando più vulnerabili alle infezioni da virus, batteri, microbi ecc.
Accade però anche l’inverso, le infezioni croniche possono squilibrare il cortisolo mandando in stress le surrenali, in questo caso noteremo che dopo una terapia antibiotica torniamo a sentirci bene e lo stato infiammatorio sparisce. Quindi anche infezioni croniche date da squilibrio della flora batterica, possono causare stati di infiammazione cronica.
Un’altra causa che crea infiammazione cronica, è il consumo eccessivo di carboidrati specialmente se raffinati e una eccessiva frequenza di pasti durante la giornata, tutto questo crea una condizione in cui il corpo produce insulina in eccesso creando infiammazione, come abbiamo già visto per il cortisolo, si crea una resistenza all’insulina.
Cosa fare?
Dobbiamo mettere in atto delle strategie per ridurre l’infiammazione cronica; il digiuno lungo o il digiuno intermittente, sono strumenti molto utili per eliminare o ridurre l’infiammazione e in aggiunta attivano processi di autoguarigione, il digiuno è un validissimo e salutare aiuto al nostro corpo, è alla portata di tutti e non ha costi, ma solo benefici.
Altro punto per ridurre l’infiammazione cronica è cercare di introdurre cibi naturali che riducono il rischio di infezioni croniche tipo aglio, probiotici, prebiotici, ecc.
Dobbiamo cercare di fare tutto il possibile per uscire da situazioni croniche stressanti, dobbiamo cercare di dormire bene e abbastanza a lungo, fare lunghe passeggiate nella natura.
Inoltre c’è un ulteriore processo che vorrei condividere con voi, è semplice, ma è una grande e profonda verità che mi riporta spesso a pensare alla mia esperienza in India e a tutti gli insegnamenti, che sono poi gli insegnamenti di ogni percorso spirituale; per condividere questo processo uso nomi di sostanze che il nostro corpo naturalmente produce.
Nel nostro corpo esiste una catena di controllo ormonale, ossia estrogeni, progesterone e testosterone sono controllati dall’insulina, che a sua volta è controllata dal cortisolo, che a sua volta è controllato dall’ossitocina. Quindi l’ossitocina essendo l’apice della catena di comando, ha di fatto il controllo, su tutti gli ormoni successivi.
Che cos’è l’ossitocina e che funzione ha?
Nel 1906 si pensava che l’ossitocina fosse un ormone associato al legame sociale (empatia), alla riproduzione, al parto, all’allattamento e alla regolazione dell’appetito.
Nel 1963 sono iniziati gli studi sugli effetti metabolici dell’ossitocina, e si è visto che l’ossitocina migliora l’assorbimento del glucosio e l’utilizzo dei lipidi nel tessuto adiposo e muscolo scheletrico.
Quindi se è nostro desiderio ridurre l’ormone dello stress cioè il cortisolo, se vogliamo che il nostro corpo sia più sensibile all’insulina, se vogliamo attivare processi di digiuno più o meno lunghi riducendo l’appetito e come conseguenza a tutto ciò riportare l’infiammazione da cronica ad alleata, dobbiamo solo comprendere come produrre più ossitocina.
Cosa ci aiuta a stimolare la produzione dell’ossitocina nel nostro corpo?
Ecco una lista di alcuni processi che ci aiutano a produrre ossitocina:
- meditazione
- yoga
- musica/danza
- massaggio (Sia farlo che riceverlo)
- pet therapy
- fare un regalo a qualcuno
- trascorrere del tempo con amici che amiamo
- fare qualcosa di carino per qualcuno
- servizio disinteressato\ volontariato
- lavoro sul respiro (Pranayama)
- 8 abbracci di 10 secondi nelle 24 ore
- rapporto sessuale con la persona amata
- un giro sulle montagne russe\ paracadutismo
- usare la parola Amore verso persone che amiamo
- bagni caldi e freddi
Espandere il nostro cuore, essere più inclusivi, volerci davvero bene, trasformare noi stessi e di conseguenza il mondo in cui viviamo in un luogo piacevole dove vivere e sostenerci, tutto ciò ci aiuterebbe a vivere meglio e più in salute.
Molti dei problemi della nostra società attuale arrivano semplicemente da una disconnessione prima con noi stessi e poi con tutto ciò che ci circonda.
Abbiamo puntato tutte le nostre risorse nel conquistare molte cose esterne, pensando che la gioia e l’appagamento ci arrivassero dall’ottenimento di queste sicurezze, siamo talmente dentro a questa rincorsa, che non ci ricordiamo più cosa ci fa veramente sentire bene e sicuri.
Non è facile frenare e cambiare direzione, ma è l’unica cosa saggia che possiamo fare per la nostra salute fisica e psichica.
Come abbiamo visto il nostro corpo è il primo in cui si riesce a vedere tutto ciò.
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